Nuova osteria a gestione familiare
Categoria: Nuova Costruzione
Superficie: 240 mq (180 + 60 mq)
Nuova osteria agreste a gestione familiare
Il progetto di questa nuova osteria a gestione familiare nasce dalla volontà di creare un volume riconducibile ai casali di edilizia agreste limitrofi, realizzando un volume che si mimetizzi con l’architettura circostante, seppur impiegando tecnologie all’avanguardia.
Nasce così questo locale per la ristorazione, sviluppato in un unico volume con pianta a “L”, sopraelevato solo in una delle due braccia, quella dove vi è l’ingresso principale, ulteriormente marcato dallo svettare dei timpani di contenimento del tetto a falde.
All’esterno si è deciso di impiegare la pietra per rivestire i pilastri su cui poggia la falda del tetto, e alcune facciate verticali, alternandole a quelle intonacate dello stesso colore della pietra.
Il tetto a falde è stato realizzato in coppi tradizionali dal colore bordeaux, ma sono le linde e i pluviali che lo delimitano a dargli un aspetto tecnico e moderno.
Accedendo all’osteria si nota subito il secondo livello soppalcato, che affaccia sul piano terra dal suo parapetto in metallo. Di metallo è stata realizzata anche la struttura della scala autoportante per accedervi, mentre le pedate sono state accuratamente rivestite da lastre dello stesso gres tipo legno ingrigito, impiegate per la pavimentazione dell’intero locale, fatta eccezione per il soppalco che ospita delle doghe di legno rovere invecchiato. Si è scelto di verniciare la struttura interna del tetto di colore bianco, in modo da alleggerire la grande massa che coperchia l’edificio, percependo comunque l’orditura delle travi sbiancate dalla cadenza regolare e armoniosa. Le pavimentazioni esterne sono state realizzate in cemento stampato lisciato.
La scelta dei materiali genera un ambiente neutro e tecnico, dove sono gli alimenti in vendita, con le loro confezioni a dare domesticità all’ambiente. È nell’affettatrice dal colore rosso, nel macinapepe a manovella, nel ferro da stiro in antico, piuttosto che nelle cassette di legno per le bottiglie magnum di vino esposte, che il locale prende vita, accompagnato dalle chiacchiere dei proprietari ospitali.
La scelta delle sedie da osteria laccate bianche, con seduta impagliata, portano volutamente i segni del tempo, come dei tavoli ad esse abbinati, in modo da scaldare gli spazi e fornire un ristoro accogliente.
Anche la scelta dell’illuminazione ha utilizzato un linguaggio da osteria, scegliendo corpi illuminanti contemporanei, di rilettura antica. È così che le reti di fili elettrici corrono lungo le travi sbiancate, per poi pendere con delle lampade a sospensione in metallo brunito dalle forme di piatti rovesciati.
Il progetto mantiene volutamente i caratteri di un’edilizia rustica, enfatizzandoli con l’arredo e l’oggettistica d’epoca, garantendo simultaneamente i benefici di una costruzione odierna, dall’impiantistica contemporanea.